Pittura

 Avevo pochi anni quando ho iniziato ad apprezzare il disegno e mi dilettavo a riprodurre qualsiasi cosa. Crescendo andai alle medie e l’educazione artistica era la mia passione, e non c’entrava la cotta che, come quasi tutte le ragazzine, mi ero presa per il professore. Finite le medie, mentre le mie compagne sognavano principi azzurri e figli in quantità, io sognavo di vivere da sola in una mansarda dipingendo. Ovviamente avrei voluto frequentare il liceo artistico, ma i miei genitori, un tantino all’antica, hanno ritenuto che fosse una scelta da poco di buono e fu così che la mia vena artistica restò, in quel periodo, relegata a qualche schizzo che facevo mentre magari parlavo al telefono, dato che allora i telefoni erano fissi! Due di questi schizzi potete vederli qui a fianco.

Per decenni trascurai questa passione repressa, finché, di ritorno da uno dei miei tanti seminari di crescita personale, durante i quali accadeva spesso che si riaccendesse la creatività, iniziai dapprima a creare colorati disegni con il computer, poi acquistai una tela e cominciai ad esprimermi.
A terminare questa prima opera ci misi un po’, ed ho quasi sempre usato la mano sinistra lasciandomi guidare dalla parte più creativa di me (io non sono mancina). Regalai poi il lavoro finito ad una persona speciale che non c’è più e che se ne era innamorata. Lo vedete qui di fianco nell’unica foto che me ne è rimasta.

 Seguì nuovamente un periodo, abbastanza lungo, in cui la creatività tornò sopita, fino a quando riesplose prepotentemente e non si è più fermata, per fortuna. Al di là di quello che può essere il risultato, che possa emozionare o no chi osserva, per me dipingere è metter su tela quello che sento in quel momento, il più delle volte uso le mani oppure altri attrezzi, solo raramente uso pennelli.Vi confesso che sento la mancanza di una base tecnico artistica che, purtroppo, non esce spontanea e non escludo che, prima o poi, mi iscriva a qualche corso specifico per ampliare le mie capacità espressive.